Adria    e    Alpenvorland 



 

Alla data dell' 8 settembre, le truppe tedesche iniziarono un' opera di occupazione di tutti i territori italiani per mantenere il controllo della situazione militare, in modo particolare quei territori dell ' Italia nord-orientale che confinavano direttamente con quelli del Reich tedesco, questo per almeno tre buoni motivi: creare un cuscinetto di protezione ai confini tedeschi per salvaguardare il territorio, garantire uno sbocco al mare ed infine la mai dimenticata sconfitta nella prima guerra mondiale che assegnò parte del Veneto e del Trentino all' Italia. Per questo motivo le province di Trento, Bolzano e Belluno divennero a tutti gli effetti parte integrante del Reich tedesco con il nome di Alpenvorland, del cui governo venne incaricato il gauleiter ( Commissario supremo ) Franz Hofer. Stessa sorte toccò alle terre giuliane, in particolare le provincie di Trieste, Udine, Gorizia, Pola , Fiume e Lubiana che, con il nome di Adriatische Kustenland ( abbreviato Adria ) divennero un altro dei Gau ( distretto, provincia ) che componevano il Reich tedesco, alla cui guida venne posto Friedrich Rainer. La costituzione della RSI cambiò solo in parte l' amministrazione di questi territori che, se pur rimanendo italiani a tutti gli effetti, rimasero sempre sotto un parziale controllo da parte delle autorità tedesche. La stessa amministrazione postale, ad esempio, venne svolta congiuntamente dalle autorità italiane e tedesche, a seconda della nazionalità di mittente e destinatario ma, tutta la corrispondenza di carattere militare da e per le truppe tedesche, venne svolta esclusivamente da uffici postali militari germanici che produssero una serie di timbri atti ad annullare corrispondenza proveniente da questi territori. Non è mia intenzione approfondire questo argomento che interessa solo marginalmente lo scopo che mi sono prefisso con questo sito, ma ho voluto tuttavia dare un saggio di questo tipo di corrispondenza attraverso una serie di lettere, quasi tutte di origine filatelica, che partirono comunque da territori sotto sovranità italiana.


Le due buste sopra mostrate, provenienti dagli uffici postali tedeschi dislocati a Rovereto, appartengono alla tipologia tipica dei territori occupati dai tedeschi durante la II° guerra mondiale, si noti la croce in matita blu che evidenziava la corrispondenza in partenza dai territori sottoposti all' autorità germanica di occupazione. Nella busta di destra è riconoscibile il francobollo italiano da 20c. commemorativo del Centenario della nascita delle ferrovie Italiane, emesso nel 1939.


Provenienti da Brunico ( Bruneck ), sono le due lettere sopra mostrate. Si noti come nella lettera di sinistra sia presente il francobollo da 1,25 Lire dedicato a Guglielmo Marconi emesso nel 1938 mentre in quella di destra vi sia il francobollo della Fratellanza d' armi Italo-Tedesca emesso nel 1941, tipico connubio di affrancatura filatelica italo-Tedesca.


Cortina d' Ampezzo è la località di partenza della busta visibile sopra.


Partente da Belluno è invece la busta di cui sopra, accompagnata dal francobollo italiano da 1,25 lire dell' alleanza Italo-Germanica emesso nel 1941.


Merano ( BZ ) è la località di partenza della busta sopra visibile.


Ultima di questa rassegna dell ' Alpevorland, è questa busta in partenza da Toblach ( Dobbiaco), si noti la presenza contemporanea dell' annullo tedesco e di quello italiano annullante il francobollo da 1, 25 Lire della Fratellanza Italo-Tedesca del 1941.


Provenienti dai territori dell' Adriatische Kustenland ( Adria ) sono queste 2 buste annullate a Lubiana ( Laibach ). Da notare la presenza, nella busta di sinistra, del francobollo da 50c. emesso nel 1942 per commemorare il 3° centenario della morte di Galileo Galilei.


Ultima di questa rassegna, la busta sopra visibile partente da Fiume, mostra il francobollo da 75c. della solita fratellanza d' armi Italo-Germanica.